Presentazione del volume “Gusti aristocratici in Puglia tra Ottocento e Novecento – il Ricettario dei Lenti Bacile” scritto dalle nocesi prof. Mariella Intini e Mariarosa Lippolis, con prefazione dell’abate d. Giustino Pege e presentazione del padre d. Gennaro A. Galluccio (edizioni La Scala Noci, pag. 224 – euro 18). La sede scelta (Auditourium del Monastero) si è rivelata adatta a ricordare l’”ermo colle” nel quale il libro, frutto di “lavoro di ricerca matto e disperato”, ha avuto le radici, si è sustanziato: il vasto archivio del monastero “Madonna della Scala” dei “nostri” padri Benedettini.

Dopo i saluti istituzionali e l’introduzione del padre Abate, il moderatore prof. Nicola Simonetti ha lasciato la parola al relatore prof. Pietro Sisto, docente di letteratura italiana presso l'università di Bari, che ha spaziato sulle curiosità e magnificenza della cucina povera e ricca del nostro territorio. Dal pesce, alla carne, ai legumi, alla farinella, ai gnomerelli, all’aglio e cipolla, alla pasta col pesce “sfusciut”. Ne è risultato un quadro ampiamente composito ricco di notizie e curiosità. Il prof. Miche Faccia, docente di scienze e tecnologia alimentari della stessa università, ha compiuto un interessante excursus storico sulle origini della lavorazione del latte e dei prodotti che saggi “maestri lattari” specie di Noci, Gioia del Colle, Putignano hanno saputo rendere prezioso prodotto alimentare che si è evoluto e nobilitato nel tempo, generando imprese di tutto rispetto. Ne è un esempio di intelligenza imprenditoriale Giovanni D’Ambruoso che, nell’“azienda casearia Delizia” confeziona prodotti di qualità partendo da latte fornito da aziende agricole lontane, al massimo, 30 Km, servendo migliaia di famiglie in 24 Paesi di tutto il mondo.

Pietro Laterza (presidente comitato “Mozzarella di Gioia del Colle-Noci) ha comunicato che il riconoscimento DOP è in fase di “battuta a macchina” della Comunità europea. Giuseppe Mancini (M. party chef consultant) e Sebastiano D’Onghia (maestro di cucina), hanno illustrato il proprio impegno creativo nella preparazione di prodotti presentati a tavola e pasticceria.